L'incontro di networking per individuare opportunità professionali "nascoste"

Incontro di networking 1:1

L'incontro 1:1 con una persona che conosco per individuare un'opportunità professionale

Il suggerimento è quello di puntare sempre su contatti di persona, facendosi però precedere da un appuntamento telefonico in cui vengano chiariti, tempi, modi e contenuti dell’incontro.

Per agire in questa fase occorre innanzitutto osservare che non dobbiamo domandare un lavoro ai nostri interlocutori, chiedere bensì informazioni e ulteriori contatti.

Difficilmente infatti il nostro interlocutore sarà in grado di darci, in prima persona e immediatamente, un’occasione di lavoro. Invece, di norma, si renderà ben volentieri disponibile a indicarci altri contatti utili nella nostra ricerca, facendosi in alcuni casi nostro portavoce presso gli interlocutori prescelti, a condizione che la nostra richiesta e il nostro profilo professionale siano chiaramente e facilmente “trasmissibili”. Occorrerà pertanto sollecitare la curiosità e l’interesse del nostro interlocutore, evidenziando non il nostro problema, ma il nostro potenziale.

La richiesta deve essere quella di aiutarci a individuare in quali aziende, organizzazioni o situazioni, sulla base delle conoscenze specifiche del nostro interlocutore e dei suoi contatti, il nostro patrimonio di sapere e saper fare, possa meglio essere collocato, valorizzato e produrre quindi valore aggiunto, così che la nostra candidatura possa essere valutata positivamente. Sarà ovviamente opportuno saper adattare linguaggio e messaggio al contesto di riferimento e alla cultura specifica degli interlocutori.

Suggerimento: citare il tipo di azienda ideale, la posizione, la funzione o il ruolo a cui si mira. Citare i nomi delle organizzazioni che ci interessano. La gente ha bisogno di un quadro di riferimento per aiutarci nella nostra ricerca. E’ più facile offrire supporto e sviluppare dei contatti avendo informazioni specifiche.

Una volta ottenuti gli appuntamenti occorrerà preparare gli incontri, identificando gli argomenti su cui il nostro interlocutore potrebbe aiutarci maggiormente, in ragione delle sue competenze o dei suoi contatti, secondo un’agenda simile a quella che segue:

Introduzione / apertura / fase iniziale (es. convenevoli, rottura del ghiaccio, ringraziamenti, aggancio con la persona che si conosce)

Presentazione di sé

Obiettivo / richiesta

Domande / brainstorming

Piano d’azione reciproco

Chiusura (ringraziamento, nuovo contatto).

In generale si consiglia di essere:

Breve - L’interlocutore potrà dedicarci circa mezz’ora, massimo un’ora e l’incontro serve a costruire/ottenere qualcosa durante l‘incontro stesso. L’interlocutore non si porterà dei compiti a casa se non quelli operativi decisi/assunti durante l’incontro

Mirato / focalizzato sull’interlocutore e su cosa vuole chiedere - La focalizzazione va fatta modificando il bilanciamento delle esperienze professionali e le realizzazioni menzionate

Concreto - Dare peso a quanto uno sa fare piuttosto che all’aziende per cui uno ha lavorato, ai ruoli ricoperti, ai riporti gerarchici. Ciò si traduce nel fare degli esempi (le realizzazioni), sempre in modo sintetico inizialmente.

Informazioni sull'autore
Cristina Gianotti
cristina.gianotti@goodgoing.it
Cristina Gianotti si occupa da oltre quindici anni di Coaching - Career, Executive e Business Coaching – a supporto di: manager, professionisti, imprenditori interessati a investire su stessi e sulla propria crescita professionale. Viene da un background di consulenza direzionale, management e imprenditoria. Nel 2016 ha pubblicato il suo primo libro "E' facile cambiare lavoro se sai come fare" con bookabook. Nel 2018 il suo secondo sul networking: "Connecting Dots: il networking, questo sconosciuto".

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