Potrei fare il consulente?
Non fare piccoli progetti; non hanno la magia di scaldare il sangue degli uomini...
– Daniel H. Burnham
Sei un manager o un consulente?
Sei un consulente o un imprenditore?
Viene un momento nella vita in cui ti fai queste domande e non le consideri banali.
Può essere il mercato del lavoro - avaro di opportunità - a spingerti verso tali interrogativi, puoi essere tu stesso che pensi di poter dare di più, di avere tanto da dare…
Il ruolo del consulente è evoluto negli ultimi decenni nel mondo e in Italia in particolare.
Ora il mercato “paga” la specializzazione. Se vuoi proporti come consulente devi avere qualcosa da dire di “speciale”.
Individuare questo “speciale” può non essere semplice.
Il primo passo consiste nel fare un inventario di cosa si ha da offrire in termini concreti e di attitudini (tecnicamente detto “bilancio delle competenze”), pensando non solo al lavoro ma alla propria vita e quindi anche a cosa so fare nel tempo libero, nello sport, nel volontariato, negli studi.
Un altro passo importante è quello di informarsi su cosa succede nel mondo. Mi spiace dirlo, ma non tutti ci fanno caso con attenzione. Ciò significa studiare, leggere, partecipare a convegni, leggere libri e quotidiani, blog, annunci.
Il terzo passo è tracciare delle strade: fare delle ipotesi da approfondire. Mi propongo per quello che ho fatto come manager per 20 anni o cambio settore e faccio un corso.
Prendo una certificazione negli USA e mi propongo come esperto per una disciplina ancora poco nota in Italia. Mi specializzo ulteriormente rispetto alla mia esperienza e mi rivolgo ad un target molto ben definito di clientela?
Curo la parte di comunicazione con un sito e/o sui social? O vado per passaparola con un semplice biglietto da visita? Mi avvalgo della consulenza, io stesso, di professionisti per definire la mia offerta o parto in sordina e … ci penserò? In altre parole: come mi propongo al mercato, come mi posiziono. Collaboro con altri o faccio il free-lance. Dico che sono da solo o che “siamo”….
E poi funzionerà? Quando parto? Aspetto di avere tutto pronto in teoria e poi parto. Faccio un business plan perché va fatto o credo che sia uno strumento di lavoro e lo faccio per bene? Faccio una ricerca di mercato o penso di avere un’idea geniale da tenere nascosta…
Cosa serve per avere successo in tutte queste attività?
Un regista, un allenatore, un coach, un senior… Aldilà delle parole e dei titoli: una persona che sappia come si fa e ti suggerisca e ti accompagni nel percorso, senza sostituirsi a te.
Non sono chiacchiere: vengono usati template, esempi, test, colloqui e messa a disposizione un’esperienza variegata e pluriennale. Vengono forniti casi concreti, testimonianze, contatti, società che possono fornire la consulenza via via necessaria nei passi che verranno definiti.