Too much

Anni fa mi chiedevo come mai lavorassi sempre a pieno regime e non avessi neanche il tempo di pensare al mio guardaroba, a partire da delle banalissime calze e d’altra parte, avessi colleghe/amiche che - nonostante fossero impegnatissime, anche più di me - fossero invece all’ultima moda e quindi in grado di dedicare del tempo allo shopping. Tenete anche conto che una volta non c’era l’e-commerce e quindi si doveva necessariamente girare per negozi per trovare i propri capi preferiti.

Già allora mi “scocciavo” di avere a che fare con persone che sembrano così impegnate da non poter rispondere al telefono o non poter richiamare a stretto giro.

Ora le cose sembrano aver preso una piega ancor peggiore, specie se si ha a che fare con persone che lavorano in azienda e che quindi devono dare un’immagine di sé “impegnata”.

Saupload Top Calling Bears

Inizio però a percepire dei “segnali deboli”:

L’articolo sul The New York Times intitolata “The case for Doing Nothing” di Olga Mecking

L’articolo su una delle riviste online di Digtal360 (agendadigitale.eu) sul “Minimalismo digitale” di Giovanni Salmeri

Il messaggio WhatsApp di una cliente che recita:

“Secondo te lavorare meno mi fa bene o male? :) Quelle che dicono che se non lavorano non sanno cosa fare giuro le ammazzeri. Dormo bene la notte, mi scarico regolarmente tutte le mattine, digerisco senza problemi, e mi è venuta una pella che avevo 10 anni fa. Sembro e mi sento un'altra persona"

– – another Cristina

C’è bisogno di riprendersi la vita e quindi il tempo, le relazioni, il corpo, la mente, lo spirito, … l’equilibrio.

Se ci pensate i tanti articoli che parlano di benessere ci girano intorno con i loro suggerimenti:

  • Impara a respirare
  • Vai in montagne e valli non battute dal turismo di massa
  • Guarda gli ingredienti dei tuoi cibi e la provenienza delle tue verdure
  • Considera dove vengono prodotti e lavorati gli indumenti che indossi
  • Fai un percorso di minfulness
  • ...

Ognuno lo dice a modo suo e le forme di espressione così diversificate possono incontrare il plauso o meno, ma … il bisogno di un ritorno ai fondamentali caratterizza il nostro tempo.

Noi di GoodGoing! sul tema lavoro apprezziamo il singolo, lo aiutiamo a valorizzarsi in modo concreto ed equilibrato e a trovare la “sua “ strada, che può essere “di successo” solo per lui o lei, ma tant’è.

Noi ci crediamo e crediamo che questa sia la via da percorrere per lasciare un segno.

Informazioni sull'autore
Cristina Gianotti
cristina.gianotti@goodgoing.it
Cristina Gianotti si occupa da oltre quindici anni di Coaching - Career, Executive e Business Coaching – a supporto di: manager, professionisti, imprenditori interessati a investire su stessi e sulla propria crescita professionale. Viene da un background di consulenza direzionale, management e imprenditoria. Nel 2016 ha pubblicato il suo primo libro "E' facile cambiare lavoro se sai come fare" con bookabook. Nel 2018 il suo secondo sul networking: "Connecting Dots: il networking, questo sconosciuto".

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